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Home  >  Schede tecniche  >  Sistemi di illuminazione del terrario
Schede tecniche

Sistemi di illuminazione del terrario

4 Dicembre 2017

 

Illuminazione dei terrari, sistemi e alternative.

Quando si prepara un terrario, generalmente si focalizza l’attenzione sulle dimensioni dello stesso, sul tipo di substrato, sull’arredamento e sulla temperatura necessaria. La qualità della luce è spesso un parametro trascurato, la cui importanza passa in secondo piano. Questo piccolo approfondimento ci darà dettagli tecnici più precisi circa l’importanza della luce nella riproduzione dei nostri animali, e in particolar modo riguardo la radiazione ultravioletta.

Per supplire alle necessità di illuminazione e riscaldamento di molti animali, in commercio troviamo svariati prodotti; analizziamoli uno per uno:

  • LAMPADE SPOT

Queste lampade, oltre che nei negozi specializzati –dove vengono proposte a caro prezzo perché contenute in una scatola riportante il disegno di un rettile-, si possono tranquillamente trovare a pochi euro in grossi supermercati/ferramenta di fiducia, a cui basta chiedere una “lampada spot”.
La particolarità di questa lampada è di presentare i fianchi ricoperti da uno smalto trasparente, in modo che quasi la totalità di luce e calore venga riflessa esclusivamente verso la parte frontale, e non in tutte le direzioni come una lampadina normale.

Si trovano a wattaggi superiori ai 28w. Presentano un normale attacco a vite E27.

Può essere dimmerata senza problemi, quindi può essere collegata a termostati proporzionali, SE non costituisce l’unica fonte luminosa del terrario. Non possono essere collegate a termostati on/off o ad impulsi.​​

  • GU10
Faretti con attacco GU10
Faretti con attacco GU10

Un’alternativa per sauri di piccola taglia, in quanto offrono un cono di luce molto ristretto, può essere data dai faretti alogeni “GU10”, caratterizzati dal particolare attacco a baionetta. Si trovano a partire dai 35w.
Sorvoliamo sui faretti alogeni a 12volt, in quanto praticamente inutilizzati in ambito terraristico, anche se potrebbero garantire interessanti sviluppi futuri.

Può essere dimmerata senza problemi, quindi può essere collegata a termostati proporzionali, SE non costituiscono l’unica fonte luminosa del terrario. Non possono essere collegate a termostati on/off o ad impulsi.

  • LAMPADE IN CERAMICA

 
Disponibili in varie forme e potenze –solitamente non inferiori ai 50w-, queste lampade hanno la caratteristica di non emettere luce visibile, ma solo calore. Possono quindi essere utilizzate come fonte di calore notturna in quei terrari che altrimenti di notte raggiungerebbero temperature troppo basse per il benessere della specie (come fonte di calore diurna, almeno per quanto riguarda le fonti dall’alto, è bene fare affidamento su lampade che presentino anche radiazione luminosa).

A causa dell’elevata temperatura che raggiungono è consigliato l’utilizzo di un portalampada in ceramica (attacco E27), eventualmente abbinato a un riflettore.

Presentano una resistenza interna molto più robusta rispetto le lampade classiche; è quindi possibile collegarla a qualsiasi tipo di termostato (on/off, proporzionale, ad impulsi).

  • LAMPADE “INFRAROSSI”

Anche qui, svariate forme e potenze (non inferiori ai 50w). Come già anticipato, non lasciarsi assolutamente indurre all’acquisto di questo accessorio inutile: non sono altro che lampade con un vetro rosso, che emettono quindi luce rossa, assolutamente innaturale per l’animale.
Sfatiamo poi la leggenda che vanno bene come lampada notturna: provate voi a dormire con questa lampada puntata addosso, poi diteci se emettono o meno luce visibile.

Da evitare assolutamente. Un approfondimento QUI.

  • NEON EFFETTO GIORNO

Neon reperibili comunemente nei supermercati, ferramenta etc. Eventualmente definiti come “neon daylight”.
Emettono luce bianca con emissione di raggi UV-a, nessuna emissione di UV-b e calore trascurabile: utili solo per illuminazione integrativa nel caso di grandi terrari.

Necessitano di starter esterno; non termostatabili/dimmerabili. Possibile il collegamento solo tramite timer.

  • NEON UV-b


Prodotto appositamente per rettili, si trova nei negozi specializzati o –eccezionalmente- in alcune catene di brico.
Disponibili in diversi formati e wattaggi (proporzionali alla lunghezza).
Emettono una buona quantità di UV-a e una percentuale inferiore di UV-b, solitamente 2%, 5% o 10%.
Non emettono calore: necessario l’abbinamento con lampada spot.

NB: L’emissione di UV-b presenta livelli accettabili solamente entro 30cm di distanza dalla lampada; oltre questa distanza l’efficacia si azzera rapidamente.

NB2:
Vanno sostituiti ogni 6 mesi di utilizzo a causa della diminuzione di emissione di UV-b: dopo tale intervallo di tempo l’emissione di UV-b non è più sufficiente per i bisogni dell’animale. Eventualmente sostituibili ad un neon daylight, con il solo fine di illuminare ulteriormente il terrario e di irragiare in percentuale minima.

Necessitano di starter esterno; non termostatabili/dimmerabili. Possibile il collegamento solo tramite timer.

  • LAMPADE UV COMPATTE

 
Reperibili esclusivamente nei negozi specializzati; nonostante la forma identica, sono ben diverse dalle comuni lampade fluorescenti compatte a risparmio energetico (CFL), in quanto presentano un’emissione di UV-b, solitamente 2/5/10%.
Sono una sorta di neon UV attorcigliato su se stesso: non emettono calore. Necessario quindi l’abbinamento con lampada spot.

Disponibile in due forme: “a U” (prima immagine) o “a torciglione”. Essendo l’emissione di luce e di uv perpendicolare all’asse del tubo, la prima va assolutamente montata orizzontalmente; la seconda anche verticalmente. L’abbinamento a un riflettore a parabola migliora la riflessione della radiazione UV dove più necessaria: verso il basso.

NB: L’emissione di UV-b presenta livelli accettabili solamente entro 30cm di distanza dalla lampada; oltre questa distanza l’efficacia si azzera rapidamente.

NB2: Vanno sostituiti ogni 6 mesi di utilizzo a causa della diminuzione di emissione di UV-b: dopo tale intervallo di tempo l’emissione di UV-b non è più sufficiente per i bisogni dell’animale.

Non necessitano di starter –contenuto nella basetta-; attacco a vite E27.
Non termostatabili/dimmerabili. Possibile il collegamento solo tramite timer.

  • LAMPADE AI VAPORI DI MERCURIO – HQL

Queste lampade, denominate anche HQL, emettono una gran quantità di calore, UV-b e UV-a. Reperibili solamente nei negozi specializzati, presentano potenze elevate (sopra i 100w) a causa della scarica necessaria all’accensione della stessa.Necessario un attacco E27 in ceramica a causa dell’elevato calore emesso.
NB: Attenersi alle istruzioni contenute nella confezione per quanto riguarda la distanza di posizionamento dall’animale; tendenzialmente si fa riferimento a una distanza di 40cm da terra; oltre questa distanza l’efficacia si azzera rapidamente.

NB2: Vanno sostituite ogni 12 mesi di utilizzo a causa della diminuzione di emissione di UV-b: dopo tale intervallo di tempo l’emissione di UV-b non è più sufficiente per i bisogni dell’animale.

Non termostatabili/dimmerabili. Possibile il collegamento solo tramite timer.

Piccola parentesi: E’ possibile trovare in vendita lampade HQL non apposite per rettili, caratterizzate dal vetro bianco e dalla forma a uovo.

Queste lampade, decisamente più economiche e dai wattaggi inferiori (a partire dai 50w) di quelle specifiche per rettili, non sono però adatte ai nostri animali: presentano una forte emissione di calore, ma nulla di UV-b. Sono le lampade che solitamente si trovano installate nei lampioni stradali.

  • LAMPADE AGLI ALOGENURI METALLICI – HID

Solar raptor e Bright sun sono le marche più famose; solo ultimamente si comincia a vederne in giro di non marchiate, a prezzi quindi più economici.

Queste lampade sono quelle che presentano un’emissione più vicina a quella solare, con calore, UV-a e UV-b perfettamente bilanciati.

Rispetto alle lampade ai vapori di mercurio, di cui costituiscono l’evoluzione, hanno il grosso vantaggio di essere disponibili dalla potenza di 35w; sono quindi utilizzabili anche in terrari dalle dimensioni inferiori rispetto alle minime necessarie per l’installazione di una HQL.

Sono disponibili HID di tipo “spot” o “flood“, la cui differenza si riassume nell’ampiezza del cono di luce emessa: più concentrato per laspot, un po’ più largo e diffuso nella flood. E’ consigliato quindi ripiegare sulla flood nel caso di animali di dimensioni importanti, mentre per animali di piccole dimensioni, che non hanno grossi problemi nello star dentro il cono di luce emesso dalla lampada, va bene anche la tipologia spot.
Un’ulteriore distinzione si può riscontrare tra “jungle” e “desert“. Come già il nome suggerisce, le jungle presentano un’emissione di UV-b (seppur di ottima qualità) in quantità minore rispetto alle desert.

L’unica pecca consiste –oltre al prezzo, attualmente più elevato rispetto alle concorrenti- nella necessità di un accenditore esterno.
Bisogna comunque considerare il fattore risparmio dovuto sia ai minori consumi di questa lampada rispetto a una vapori di mercurio, sia alla durata doppia di tale lampada.

A causa dell’accenditore esterno non sono termostatabili/dimmerabili. Possibile il collegamento solo tramite timer.

Attenersi alle istruzioni contenute nella confezione per quanto riguarda la distanza di posizionamento dall’animale; tendenzialmente si fa riferimento a una distanza di 50cm di distanza da terra; oltre questa distanza l’efficacia si azzera rapidamente.

Alcune misurazioni hanno mostrato che dopo un utilizzo medio di 8 ore giornaliere per 12 mesi consecutivi, presentano ancora un emissione di UVB tutt’altro che scarsa (superiore ai neon 5.0 nuovi); è però consigliabile abbassare le lampade di qualche cm in modo da avvicinarle al punto basking.
Indicata la sostituzione dopo 14-16 mesi, in base alle ore di accensione giornaliere.
 NB: L’accenditore non ha scadenza, è sufficiente sostituire la lampada.

  • LAMPADE NOTTURNE

Consigliate dal venditore “per poter osservare l’animale durante la notte”, non sono altro che lampade di modesto wattaggio dotate di un vetro oscurato. Luce ne emettono eccome: come vi permettono di osservare l’animale, allo stesso modo l’animale percepisce questa luminosità anomala in un momento –la notte- in cui dovrebbe essere buio.
Assolutamente da evitare.

  • LAMPADE A LED

Emissione di calore e UV assenti: queste lampade non danno nessun beneficio dimostrato all’animale.
Se intenzionati a provvedere semplicemente a una fonte di illuminazione generale per il terrario, meglio ripiegare su neon classici, che emettono luce e radiazione UV-a, che andranno a soddisfare le esigenze dei nostri ospiti.
Buone solo per le piante
.

APPROFONDIMENTI:

La luce è un parametro spesso sottovalutato, ma importantissimo, in diverse funzioni vitali di molti sauri e cheloni.
Le lampade, sia spot che uvb, vanno collocate sul soffitto del terrario, assolutamente non su di un lato verticale: i sauri sono provvisti di opportune arcate sopraccigliari che vanno a riparare la parte più sensibile dell’animale, gli occhi, da radiazione proveniente dall’alto, non da basse angolazioni.

 

 

 

 

Le lampade UV com
patte
e i neon vanno posti a una distanza compresa tra i 35cm e i 20 cm dall’animale; oltre questi valori, da una parte la loro efficacia è praticamente nulla; dall’altra presentano intensità troppo elevata.

Necessario aggiungere una nota per quanto riguarda i grossi cheloni, per i quali sono consigliate lampade agli alogenuri metallici: vanno collocate a una distanza compresa tra i 30 e i 50 cm dall’animale.
A causa delle dimensioni dell’animale, bisogna prestare particolare attenzione ad effettuare questa misura non dal livello del suolo, bensì dall’apice del carapace.
Sottovalutare questo aspetto significherebbe offrire all’animale una temperatura di basking ottimale a livello del suolo, ma con temperature sensibilmente troppo elevate 20cm più in alto, rischiando ustioni anche gravi.

 

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